Gianluigi Mignacco
Il Commiato (Puntoacapo Editrice, 2019)
Maria, promettente ricercatrice universitaria dinamica e appagata, vive a Genova dividendosi tra il lavoro, le amicizie e il rapporto d’amore con il suo compagno. La tranquilla alternanza delle stagioni in un piccolo borgo dell’Appennino piemontese, durante il primo Dopoguerra, fa da sfondo all’esistenza di Rosa. Alfonso vive in tutta la sua cruda brutalità l’incubo del fronte alpino, nel folle mattatoio della Grande Guerra. Quando un soldato italiano della Grande Guerra inizia a popolare i sogni di Maria, il mondo sicuro della donna s’incrina. La comparsa di un misterioso ramoscello dalle bacche rosse sul tavolo della cucina è una prova tangibile del fatto che tra Maria e quel soldato si sia aperto un vero e proprio canale di comunicazione. Nei sogni della donna i richiami alle radici della sua famiglia, affondate nel mondo rurale dell’Appennino piemontese, si fanno sempre più frequenti. Finché un giorno d’autunno una premonitrice visione onirica la salva dalla morte tra le acque dell’alluvione di Genova. A quel punto Maria, che nel frattempo ha scoperto di essere incinta, decide di mettersi sulle tracce delle proprie origini. La ricerca la porterà a conoscere fatti sconvolgenti riguardanti la sua famiglia, celati per quasi un secolo.